Testimonianze

Riporto in questa sezione le lettere di ringraziamento ricevute da alcuni miei pazienti. I nomi sono stati cambiati per tutelare la privacy degli stessi.

“È da un po’ di tempo che voglio prendermi un attimo per fermarmi e scrivere questa lettera, non sono mai stata molto brava ad esprimere a parole cosa provavo, cosa sentivo, cosa immaginavo; ma scrivere è un’altra cosa, mi dà il tempo di riflettere, mettere insieme un concetto ed esprimerlo; cosa alquanto difficile nella vita di tutti i giorni: una vita frenetica, dove devi sempre essere pronto con la risposta in tasca. Circa un anno fa, mi sentivo proprio così, quasi inerme, di fronte alla vita che mi scorreva intorno, era come se fossi immobile, ferma, seduta ad aspettare che qualcosa in me cambiasse, una “spugna” pronta ad asciugare i problemi delle altre persone, senza preoccuparmi di ciò che volevo io, e asciuga oggi, asciuga domani, sono arrivata al punto di dovermi sfogare in un modo o nell’altro, trovando rifugio come ben sai nel cibo, usandolo proprio come uno strumento dove riversare tutta la mia frustrazione, rabbia, tristezza, pena, disagio. In questo modo mi auto-punivo, perché più mi abbuffavo, più seppellivo quella parte di me autentica, mettevo sempre gli altri al primo posto, perché io non ero degna di stare davanti a nessuno. Arrivata al punto di sentirmi una nullità, ho trovato la forza di chiedere aiuto, e questo è stato il primo passo per risalire da quel vortice di malessere che mi avvolgeva e mi tirava verso il basso. Ho conosciuto te, una grandissima professionista, una persona fantastica, hai saputo con la tua umanità a tendermi la mano e a farmi capire quanto valessi, al di là di qualsiasi giudizio esterno, al di là della mia taglia o posizione sociale. Piano piano ti ho raccontato la mia vita e hai collegato tutti quei pezzi che da sola non sarei mai riuscita a collegare, dal passato fino ad oggi, e che dire? Mi hai restituito un quadro bellissimo, dove ho capito che non manca nulla per essere felice, le crepe sono state riparate, ho perdonato a me stessa e agli altri quello che più mi turbava. Ho rivalutato il significato che attribuivo al cibo, non usandolo più come sfogo ma come un piacere, qualche volta faccio ancora qualche scivolone ma nulla in confronto a prima, come si dice? Cadere 7 volte e rialzarsi 8.  Ad oggi grazie a te mi sento una persona migliore, posso camminare a testa alta, fiera di come sono, dei progressi che ho fatto, volevo dirti che ti sono davvero grata. Uno dei miei desideri più grandi era diventare mamma, e ora sto realizzando anche quello, come mi immagino in futuro? Una donna prima di tutto forte, lo devo a me stessa, per tutte le volte che mi sono annullata, voglio essere un esempio per mio figlio, voglio accompagnarlo nella sua crescita lasciandogli comunque anche la libertà di sbagliare, perché alla fine è sbagliando che si impara, sbagliare non è una colpa, ma è umano, e questo l’ho capito il giorno che mi sono perdonata e ho fatto pace con me stessa.”

Giulia P. (29 anni – percorso individuale)

“Mi sono rivolta alla dott.ssa Gabrielli principalmente a causa del mio sentirmi inadeguata nel mio ruolo di madre. Il mio percorso psicologico non è stato semplice ma alla fine molto efficace, perché mi ha aiutato a rimettere in ordine i “cassetti” nella mia mente. Oggi mi sento meno condizionare da alcuni fattori del mio passato che continuavano ad offuscare il mio presente e sento di aver conquistato una maggior libertà nel mio stato d’animo. Mi approccio diversamente al mio ruolo di madre anche nella gestione dei miei due bimbi ed ho preso maggior coscienza di quello che vorrei nel mio futuro con il mio compagno. Ora mi sento sicuramente più forte e meno incline al lasciami trascinare da situazioni che non mi riguardano direttamente. Spesso prima di iniziare questo percorso mi sentivo debole e non in grado di affrontare alcune cose, ad esempio anche il fatto di saper “dire di no” nell’ambito lavorativo o nella vita quotidiana.  Prima non dicevo mai di NO per la paura di essere tagliata fuori, per paura di turbare o ferire qualcuno, quando la prima persona che veniva ferita ero io perché non ero più in grado di gestire il mio tempo dicendo sempre SI a tutto. In questo periodo ho imparato a non farmi carico di tutto e a pormi dei limiti costruttivi. Nel rapporto con il mio compagno ho iniziato ad affrontare alcuni argomenti e discussioni cercando di mettere meno in dubbio le mie idee ed opinioni sulle cose, questo mi ha portato a sentirmi più forte nei miei desideri e più forte dal punto di vista del mio essere madre e donna. Nelle relazioni sociali sento di aver rivalutato molto il mio tempo, ho imparato a stabilire delle priorità diverse più positive per me stessa e per il mio nucleo familiare. Per quanto riguarda il mio lavoro, ho imparato a dire dei “NO” di fronte alle richieste che mi opprimevano e delle quali mi facevo carico continuamente. Durante i mesi del mio percorso sono riuscita inoltre a cambiare lavoro, un cambiamento positivo che mi ha portato ad una maggior serenità. Ho trovato infine molto utile ripercorrere l’albero genealogico della mia famiglia ed andare ad esplorare il passato dei miei genitori: questo lavoro mi ha permesso di sviluppare quel senso di “pietà” nell’apprendere maggiormente i dolori dei loro vissuti da bambini, questo non teso a giustificare quanto poi hanno fatto o non fatto negli anni a venire, ma per guardare sotto un altro aspetto quelle persone.  Consiglierei a chiunque si sentisse in difficoltà di affrontare un percorso psicologico: non possiamo sostituirci noi, per quanto amici con le persone, in questo difficile compito. Possiamo ascoltare o dare dei consigli ma non aiutare così tanto le persone in difficoltà, come lo ero io. Nonostante i consigli, le chiacchierate con amici o parenti non ero mai stata in grado di trovare una serenità personale. Quella che ora grazie alla dottoressa Gabrielli ho trovato. Ricordo ancora la mano tesa e dolce con l’intento di consolarmi della dottoressa che di fronte ad un mio sfogo di pianto dopo un’ennesima giornata dura al lavoro ed un periodo nero mi ha dato forza, i momenti duri capitano a tutti ed una mano tesa può sempre fare la differenza. Ho capito che l’importante nella vita è sempre cercare di vedere il lato positivo delle cose o, se negative, cercare di vederle da un altro punto di vista.”

Angelica V. (35 anni – percorso individuale – sostegno genitoriale)

“Oggi sono partita per la Liguria e per la prima volta dopo tantissimo tempo non ho portato con me anche la mia bilancia. Fino ad un anno fa avrei fatto l’impossibile per averla con me, oppure, prima di un viaggio, avrei letteralmente digiunato, in modo da perdere peso e potermi godere della vacanza in modo più tranquillo, e potermi permettere qualcosa di diverso da mangiare (che puntualmente non succedeva mai, perché l’ansia di ingrassare e la paura del cibo superavano qualsiasi voglia). Mi guardo indietro e vedo tutta la strada che ho fatto, i miei progressi e tutta la forza che sono riuscita a tirare fuori. Vedo quanto sono cambiata, maturata e non solo dal punto di vista alimentare.  Ho imparato a volermi bene davvero, a rispettare il mio corpo, ascoltarlo ed esserne grata. Ho imparato ad accettarlo e a non portarlo a digiuni estremi.  Ho imparato a prendermi cura di lui come se fosse la mia casa, perché in realtà così è! E ne sarò sempre grata, visto che mi permette ogni giorno di vivere, camminare, ridere, ballare, vedere, respirare, amare. E finalmente sto amando la vita, visto che mi sono liberata dalla gabbia dorata in cui mi ero imprigionata. Una gabbia dove la felicità dipendeva solo dal numero della bilancia, che doveva scendere ogni giorno, il mio valore dipendeva dalle rinunce fatte a tavola e dai km fatti a piedi. Ma era tutto finto e buio. Io non ero più io, c’era solo una ragazza assente, fragile, insicura, impaurita, che non si fidava del suo corpo, che si vedeva inferiore a tutti. Ora ho capito finalmente quanto valgo e quanto vale il mio corpo. Ora so quanta energia positiva ho e quanta positività posso dare a me stessa e agli altri. Grazie a Lei ho capito che sono più di un numero e che il mio corpo vale molto di più, che va amato e curato ogni giorno, proprio come un fiore. Mi ha insegnato a nutrirmi, a volermi bene, facendomi capire che il cibo non è nemico, ma che in realtà può essere un alleato per il corpo. E ora finalmente sto bene, non ho più paura di mangiare, mi nutro nel modo più giusto per me e ho tutta l’energia necessaria per affrontare la giornata e dare il 100 per cento di me. Riesco finalmente a vivermi la vita e Le sarò grata per sempre. Perchè si è presa cura di me quando non avevo abbastanza forza per farlo, trasmettendomi tutta l’energia per poterlo fare da sola. È riuscita a trasmettermi tutta la voglia di volermi bene, di farlo per me stessa e basta. Grazie perché ha creduto in me, grazie perché mi ha fatto staccare dall’idea malsana che avevo del cibo e delle diete. Grazie perché ha creduto in me quando non l’ho fatto io, dandomi sempre tanto coraggio e supportandomi. Grazie perché mi ha fatto diventare veramente bella ora, perché il sano è bello e io ora sto bene. Sto bene e sono finalmente libera dalle catene che mi ero messa, sono libera dalle rigide regole e rituali che la mia testa aveva imposto e che mi stavano letteralmente facendo impazzire. Ho finalmente ritrovato la vera me, che ha voglia di vivere, di esporsi, di mettersi alla prova e soprattutto di volersi bene a prescindere.”

Anna S. (21 anni – percorso individuale)

“Mi sono rivolta alla dottoressa Gabrielli per un percorso di coppia in seguito al fallimento del nostro percorso di PMA. Sono soddisfatta del lavoro fatto, ho trovato il sostegno “su misura” che mi serviva. Prima di rivolgermi a lei mi sentivo molto triste, delusa, non riuscivo più a fare progetti. Non mi riconoscevo più vedevo tutto grigio e rallentato. Ora ho ricominciato a vedere a colori, mi sembra pian piano di riuscire a lasciarmi alle spalle il passato o comunque a gestirlo meglio, ho ricominciato a fare piccoli progetti e a volermi bene. Voglio essere felice. Grazie a lei sono riuscita a dedicarmi del tempo per esprimere le mie emozioni, sbagliando le tenevo dentro di me sperando che così mi facessero meno male. Sento che il rapporto con mio marito è stato rafforzato dal percorso fatto insieme, la sterilità per noi è stata un duro colpo e durante le sedute ho capito che non stavo soffrendo da sola e che mio marito è al mio fianco. Prima ero arrabbiata con il resto del mondo, perché gli altri possono avere figli e io no? Cosa ho fatto di male? E mi sono allontanata da tutti. Ora il mio cuore ha capito che “è successo e basta” sono più positiva e non vedo l’ora di ritornate a socializzare (Covid permettendo) ed a stare in mezzo agli altri, ho cominciato a risentire vecchie amiche che avevo un po’ trascurato ed ora ci sosteniamo a vicenda. Prima o poi racconterò anche a loro cosa mi è successo. Per quanto riguarda il lavoro, non mi interessava più.. ero distratta mi sembrava di buttare via il mio tempo. Ora sono più concentrata, non lavoro più alla giornata, cerco di impegnarmi di più senza strafare però. Durante la giornata cerco di ricavarmi del tempo per me, dei momenti per rilassarmi, per gustarmi le piccole cose, anche solo aprire la finestra e guardare le nuvole in cielo, mi ricarico e riparto. Il momento più significativo del percorso è stato il rituale che abbiamo fatto per dire addio alla nostra bambina mai nata. E’ stato come un interruttore, un attimo prima piangevo leggendo la lettera scritta per la nostra bambina; un attimo dopo parlavo con mio marito di quello che ci era successo al passato. Ci siamo messi a fare progetti e a parlare del futuro, mi sono sentita più leggera, non sentivo più così pesanti i brutti ricordi. La ringrazio del lavoro fatto su di me e la pazienza che ha avuto nel rispettare i miei tempi ma nello stesso tempo per avermi spronata a tornare a fare progetti per il futuro.”

Federica B. (41 anni – percorso di coppia – sostegno PMA/adozione)

“Care dottoresse Elisa e Jessica (n.d.r. la nutrizionista con cui collaboro), dopo tanti sforzi e tanta pazienza posso finalmente dedicarvi una lettera di ringraziamento: fino a pochi mesi fa non avrei mai pensato di ritrovarmi qui, ora, a scrivervi queste parole. Non mentirò, ripercorrere ciò che ho passato mi è ancora difficile: ricordo ancora molto bene la sofferenza che provavo e me, intrappolata nella prigione che mi ero creata. Ricordo tutti i giorni di digiuno, ricordo la fame che avevo imparato ad ignorare, ricordo tutte le stupide regole che mi ero imposta di seguire per arrivare ad essere bella e la soddisfazione nel vedermi sempre più magra, più trasparente. Più di tutto, però, resta indelebile nella mia mente quella perenne tristezza di cui non riuscivo a liberarmi, quel viso triste che vedevo nel mio riflesso. Eppure al tempo avevo degli amici che mi volevano bene, avevo trovato un ragazzo d’oro che mi aveva messa su un piedistallo, vivevo in una famiglia felice… Pian piano ho visto le mie relazioni spezzarsi: mi sono allontanata da tutti perché ormai vivevo solo della mia ossessione. Quando mamma e papà mi hanno costretta a rivolgermi a lei, Jessica, ero furiosa: la paura di ingrassare aveva avuto la meglio su di me anche dopo i nostri primi incontri, tanto che continuavo a dimagrire per quanto mi illudessi di seguire di le sue regole; a quel punto ho cominciato anche a sentirmi in colpa per procurare così tanto dolore alle persone che mi volevano bene, che cercavano di aiutarmi. Odiavo quello che mi stavo facendo, ma non potevo fare a meno di ascoltare quella voce che mi diceva che stavo andando bene, che finalmente stavo raggiungendo la mia meta. Dopo qualche mese, però, mi sono detta basta: ero esausta di convivere con la mia ossessione, stanca di sentirmi fragile, di vedermi sempre più trasparente, di sentirmi costantemente abbandonata. Ho cominciato un percorso che mi ha aiutato a far luce su ciò che mi era successo e a riavvicinarmi alla mia famiglia, ho continuato a prendere peso fino a tornare in salute. Quando penso a voi, Jessica ed Elisa, mi vengono in mente due angeli custodi: non riuscirò mai a ringraziarvi abbastanza per quello che avete fatto per me. Avete avuto fiducia in me quando io non ne avevo, mi siete stata vicine anche mentre non vi ascoltavo. Grazie a voi ho riscoperto la gioia di vivere, la spensieratezza, la felicità. Grazie a voi ho imparato ad amarmi, a vedermi bella anche con i miei difetti. Grazie a voi ho imparato ad accettare gli sgarri, ad accettare di non essere sempre perfetta e a non aver paura di mangiare una fetta di pizza in più! Ora sono davvero libera da quel peso che mi attanagliava, da quella voce che mi comandava a bacchetta: sono una persona nuova, ma mi sento leggera come non mai, e finalmente mi voglio bene… Non sono più schiava di me stessa. Un grazie speciale lo devo proprio a voi che mi avete accompagnato in questo percorso.”

Francesca C. (18 anni – percorso familiare)

“Quando decisi di rivolgermi dalla dottoressa Gabrielli ero in un periodo in cui nel mio viso c’erano più lacrime che sorrisi. Tutti quelli che mi conoscono possono confermare che sono sempre stata, fin da bambina, una persona abbastanza musona lunatica e piagnucolona perciò di sorrisi non ce n’erano mai stati tanti..ma quel momento mi stava creando ansie, paure e insicurezze che da sola non riuscivo più ad affrontare mi stavo distruggendo o forse lo ero già. Un giorno una persona a cui voglio un gran bene e stimo mi scrisse “ in effetti è dura,soprattutto se fai affidamento su una persona in un periodo no. Ma in compenso impari a bastati a conoscerti meglio e a non accontentarti. Il periodo per quanto buio vedrai che passerà. “ sono semplici parole che per me hanno un gran significato.  Non fu facile per me decidere di farmi aiutare, soprattutto quando una persona di cui ti fidavi totalmente se ne va lasciando un vuoto che dentro di te sembra incolmabile. Grazie ad Elisa cominciai ad aprirmi un po’ alla volta tra sensazioni di fallimento e abbandono, sensi di colpa, tante lacrime e un grande sogno. Ho sempre avuto paura di perdere chi amo perché ho sempre pensato che le persone se ne vanno e gli abbandoni ti lasciano addosso soltanto la convinzione di non essere abbastanza per meritarti l’amore o l’affetto altrui.  Quando un amore, se così si poteva considerare, finisce e all’interno della tua testa si crea il pensiero che eri tu lo sbaglio..lì si crea un problema perché ti senti di aver fallito..col tempo però capisci che eri infelice perché ti eri completamente annullata e messa in secondo piano. Nella mia testa aiutare gli altri significava che mi avrebbero voluto bene o comunque mi avrebbe fatto sentire meno inutile, ma non era così. Quando ti urlano in faccia che non sei nessuno, che sei inutile e che non puoi parlare, quel poco di autostima che hai va sotto lo zero..ti senti sbagliata, ti senti solo un gran fallimento e così cominci a chiuderti e vedere tutto nero creandosi rabbia, dolore e mettendo tra te e il mondo solo barriere.  Ma le cose piano piano cominciarono a cambiare e sentivo che stavo uscendo dal baratro in cui ero entrata.  Un Grazie va ad Elisa che mi ha aiutata, sopportata e supportata. Grazie a lei ho cominciato ad amarmi, ad ascoltarmi e a considerarmi. Ho conosciuto me stessa, ho cominciato ad essere più forte, ad avere fiducia e a non accontentarmi mai. Sto realizzando il mio sogno e sarà la mia soddisfazione più grande. Aiuterò finché posso la mia famiglia e le persone a cui voglio bene ma cercherò sempre di mettermi al primo posto. Alcuni potrebbero pensare che è puro egoismo ma in realtà è solo amore per me stessa perché io una cosa voglio, ed è essere felice e libera. Grazie di cuore.”

Ambra T. (22 anni – percorso individuale) 

“Mi sono rivolta alla dott.ssa Gabrielli in un periodo della mia vita in cui mi sentivo triste, depressa, apatica come se nulla avesse senso. Lavoravo, uscivo con gli amici, ma mi sentivo come dentro una bolla, non riuscivo a provare emozioni positive, ma solo negative e mi sentivo spettatrice della vita altrui, senza riuscire veramente a realizzare la mia. Un altro problema che mi disturbava era la relazione difficile che avevo instaurato con il cibo, mangiavo poco e non riuscivo a fare un salto di qualità nel cercare di mangiare di più e stare meglio. Il primo approccio con la dott.ssa è stato fondamentale perché con la sua umanità, cortesia e dolcezza ha saputo mettermi subito a mio agio e io ho iniziato a fidarmi di lei. Abbiamo affrontato varie questioni, compreso il lutto di un mio caro parente che mi aveva lasciato delle cicatrici. Quello che mi è piaciuto molto durante il percorso è stato che la dott.ssa mi ha proposto vari metodi per poter comprendere bene cosa mi stava succedendo. Abbiamo creato assieme una linea del tempo, indicando tutti gli avvenimenti più importanti  della mia vita. Ho compreso così che anche situazioni all’ apparenza insignificanti, in realtà mi hanno creato enormi sofferenze. Assieme, abbiamo cercato di elaborarle e capire perché mi avevano causato tutte queste insicurezze. Con il passare del tempo, grazie al suo aiuto, sono riuscita a “rinascere” a vedere la luce, ad essere più positiva e sicura di me stessa, a capire che anche io posso fare qualcosa di bello e buono per gli altri. La dott.ssa Gabrielli mi ha dato gli strumenti per poter essere finalmente me stessa, con i miei pregi e i miei difetti, senza aver paura di sentirmi sbagliata e perfetta ad ogni costo e mi sta aiutando molto a superare anche i miei problemi con il cibo. Consiglio a tutte le persone che avessero un periodo di difficoltà di rivolgersi a lei. La dott.ssa è una persona davvero gentile, buona e soprattutto preparata nel suo lavoro che riesce a creare un legame particolare con i suoi pazienti pur mantenendo la sua professionalità. La ringrazierò sempre per il suo grande aiuto.”

Letizia G. (33 anni – percorso individuale con sedute di allargamento familiare)

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